Agricoltura biologica, la scelta giusta per salute ed ambiente

 

il punto di vista di Carmine Caramante 

(Fondatore e direttore de “il Commendatore”)

Il biologico rappresenta un settore dell’agricoltura che negli ultimi tempi ha evidenziato una crescita notevole, sia per ciò che riguarda un aumento della produzione, sia per l’interesse dimostrato da consumatori e media. Spesso, nei discorsi di tutti i giorni, usiamo termini come biologico, bio, prodotto biologico o da agricoltura biologica, prodotto da agricoltura biodinamica e molti altri. Possiamo dire che una produzione agricola è biologica quando coinvolge l’intero ecosistema agricolo, fruttando la naturale fertilità del terreno e aiutandosi solo con interventi limitati. Un’agricoltura biologica sostiene sempre la biodiversità dell’ambiente ed esclude a priori l’utilizzo di elementi chimici, salvo quelli ammessi dal regolamento comunitario, e organismi geneticamente modificati, meglio noti come OGM.

Il biologico è un metodo di produzione agricola che offre ai consumatori prodotti freschi e sani, nel pieno rispetto dei cicli della natura. La parola “biologico” è utilizzata per sottolineare le differenze tra questo sistema di produzione e uno tradizionale in termini di intervento di processi esterni. In agricoltura biologica la fertilità della terra viene preservata grazie all’uso di fertilizzanti organici, grazie alla pratica della rotazione colturale, alla lavorazione attenta del suolo e alla percentuale di sostanze organiche. Le piante vengono salvaguardate e nutrite solo con preparati minerali, animali e vegetali. Gli animali vengono allevati nel pieno rispetto del loro benessere e sono nutriti con alimenti vegetali e biologici. Si evitano sempre tecniche che possano forzare la crescita e i metodi di gestione industriale dell’allevamento sono messi al bando.

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